
ROMA – La Treccani compie 90 anni. Lo storico Istituto Giovanni Treccani, nato il 18 febbraio 1925, per volere dell’omonimo industriale e mecenate, festeggia la sua lunga attività, cominciata con l’enciclopedia cartacea e passata, negli ultimi anni, anche al formato digitale. «Sono anni – commenta il direttore editoriale Massimo Bray – che l’enciclopedia ha un portale e ormai i suoi utenti unici sono 400 mila al giorno».
Per l’occasione, è stato organizzato il convegno sul tema Le vite degli Italiani. La Treccani e la biografia nazionale, articolato in due sessioni (alle ore 10,15 su Il confronto internazionale, e alle ore 14,30 su Gli Italiani del Novecento. I campi del sapere) . Ed è anche previsto un flash mob, in collaborazione con il Museo centrale del Risorgimento, storica sede della Treccani (dalle 9.30 alle 13, a Palazzo Mattei di Paganica, a piazza dell’Enciclopedia Italiana 4, a Roma).
On line. Anche il sito on line celebrerà i 90 anni, proponendo 90 parole scelte dalla Treccani per rappresentare ogni anni trascorso. La parola chiave per il 1925, anno della fondazione, è cruciverba, in riferimento a quello comparso l’8 febbraio di quell’anno sulla “Domenica del Corriere” come nuovo passatempo. Mentre la parola per il 2014 è tinder: l’applicazione per telefoni cellulari intelligenti che, attraverso un dispositivo di geolocalizzazione, consente di entrare in contatto con chi si trova nello stesso ambiente dell’utente o in ambienti limitrofi. Ogni parola racconta un cambiamento, un progresso o un costume, dal giradischi del 1950 alla minigonna del 1956, dal floppy disk del 1956 al sms del 1993.
Dopo le parole scelte per rappresentare questi 90 anni saranno proposti i 90 personaggi che hanno caratterizzato stessi anni. «Poi – anticipa Bray – ci sarà una mostra al Vittoriano, al Museo del Risorgimento, dal 31 marzo, che speriamo di far diventare itinerante. E, ancora, un volume su Milano, i suoi cambiamenti, nell’anno dell’Expo, per l’Expo; un volume sull’Artusi e sulla grande tradizione della cucina italiana».
«Facciamo – prosegue Bray – un mestiere importante per la società italiana: i nostri libri d’arte si sono affermati in questi anni in un mercato attento alla qualità, l’Enciclopedia, le collane sulla lingua italiana, accompagnano le famiglie, gli studiosi e gli studenti. L’Istituto offre momenti di sintesi dei saperi e oggi, che le fonti del sapere sono sempre più numerose, uno strumento in grado di aggregare e indirizzare è fondamentale. Con la cultura si mangia (e i conti della Treccani sono in attivo, ndr) si crea comunità, con la cultura si da speranza a un Paese che tante volte rischia di perderla, si danno le basi per costruire un futuro».